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Jukebox: “Please, Please, Please Let Me Get What I Want”, The Smiths

Creato il 07 settembre 2013 da Candidonews @Candidonews

Jukebox

Il filo conduttore di questo blog, come sapete, è la Storia. Quella della politica, narrata quotidianamente o con speciali sui momenti importanti del passato. Quella della Tv, con spazi dedicati. Quella del Cinema, attraverso profili di artisti o critiche cinematografiche. E’ arrivato il momento di inserire una nuova declinazione, ovvero quella musicale. Ed eccoci nel Jukebox, un brano, una storia, rubrica periodica che, partendo da un brano di successo, ne descrive brevemente la storia accennando agli autori che l’hanno reso famoso.

Ed allora iniziamo con il primo numero, buona lettura!

“Penso che sia molto vicina ad essere la canzone perfetta degli Smiths”, così dichiarava Steven Patrick Morrissey, frontman degli Smiths, in riguardo a Please, Please, Please Let Me Get What I Want e continua dicendo “Quando l’abbiamo suonata alla Rough Trade, ci continuavano a chiedere ma dov’è il resto della canzone? Ma per me è come un velocissimo pugno in faccia. Allungare la canzone sarebbe stato, a mio avviso, un po’ come spiegare ciò che è palesemente ovvio”

Inserito originariamente come lato b del singolo William, It Was Really Nothing nel 1984, ben presto questo brano è diventato uno dei più famosi ed amati della band inglese.

Il testo è una preghiera per una vita migliore e per uscire dall’isolamento in cui lo stesso protagonista si era cacciato (Good times for a change / See the luck I’ve had / Could make a good man turn bad). Probabile il riferimento autobiografico al desiderio di Morrissey di formare un gruppo pop.

il brano è una ballads, un piccolo prodigio di 110 secondi dell’abilità compositiva del duo Morrissey/Marr, con una lunga coda strumentale in cui spicca il suono del mandolino, suonato dal produttore John Porter. Musicalmente, come in seguitò rivelò Marr, la fonte d’ispirazione per la melodia è da ricercarsi in un brano di Burt Bacharach dal titolo The Answer To Everything, inizialmente interpretata da Del Shannon, nel 1962: “Era qualcosa che i miei genitori mettevano in casa e toccò una corda in me perché suonava così familiare. Ho tentato di catturare l’essenza di quel brano, la sua impronta ed il senso di bramosia.”

Jukebox: “Please, Please, Please Let Me Get What I Want”, The Smiths

Gli Smiths, gruppo alternative rock (indie) inglese, in poco più di cinque anni di attività, sono riusciti a lasciare una impronta indelebile nella Storia della Musica. Tutto inizia nel 1982, a Manchester, quando il chitarrista e giornalista musicale John ‘Marr’ Maher incontra lo scrittore Steven Patrick Morrissey.

“Ho aperto la porta, un giorno, e lui era lì.” “Sembra davvero fantasia, ma è esattamente come è successo. Poi mi disse: “Ti piacerebbe scrivere, e formare un gruppo?”. È stato tutto molto strano per me perché avevo provato a formare una band per tanto tempo e proprio in quel periodo in cui lui è venuto da me, io avevo deciso che non avrei più provato. E poi tutto è successo” (Morrisey)

“Fu un come un colpo di fulmine per tutti e due” , “per il fatto che eravamo così in sintonia e perché le influenze (musicali, ndr) che avevamo singolarmente erano tutte così oscure“. (Maher)

A loro due si uniranno poi Andy Rourke al basso, e Mike Joyce alla batteria. Il nome del gruppo si deve ad una scelta ‘controcorrente’ rispetto ai nomi altisonanti delle band dell’epoca. Morrisey:  “era il nome più comune ed era tempo che la gente comune del mondo mostrasse il loro volto” 

Il loro primo brano, “Hand in Glove, anno 1983,  non ha un grande successo commerciale. Ben presto però arriva il successo. Cinque anni e cinque album ( The Smiths, Meat Is MurderThe Queen Is Dead, Strangeways, Here We Come e Rank), sino allo scioglimento nel 1987 per divergenze insanabili tra i due leader del gruppo, Morrisey e Marr.

Gli Smiths lasciano al mondo della musica un’eredità enorme, fatta di ballate tristi ma anche piene di speranza, di momenti di umorismo e di disperazione nera, di luci e ombre, di incomprensioni e successo, di luci della ribalta e conflitti nell’ombra. (fonte)

Qui di seguito il testo della canzone, con relativa traduzione in italiano.

Please Please Please Let Me Get What I Want

Good times for a change
See, the luck I’ve had
Can make a good man
Turn bad

So please please please
Let me, let me, let me
Let me get what I want
This time

Haven’t had a dream in a long time
See, the life I’ve had
Can make a good man bad

So for once in my life
Let me get what I want
Lord knows, it would be the first time
Lord knows, it would be the first time

Ti Prego Lasciami Ottenere Quello Che Voglio Bel periodo per un cambiamento
Vedi,la fortuna che ho avuto
Può trasformare un uomo corretto
In un uomo cattivo Quindi per favore,ti prego
Lasciami ottenere quello che voglio
StavoltaNon ho avuto un sogno per tanto tempo
Vedi,la vita che ho avuto
Può rendere un uomo buono cattivoQuindi per una volta nella mia vita
Lasciami ottenere quello che voglio
Dio sa,che sarebbe la prima volta
Dio solo sa se sarebbe la prima volta

Fonti: Wikipedia ed Angolotesti


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